“Territorio, tradizione, innovazione: storie di giovani imprenditori”

Le storie di chi resta, o di chi torna, sono intrise di sogni e di speranze che, al di là dei luoghi e delle diverse realtà di appartenenza, contribuiscono ad accomunare e ad avvicinare i loro protagonisti.

Mossi dall’orgoglio di portare avanti le tradizioni di famiglia, o dalla soddisfazione di mettere a frutto competenze acquisite altrove, questi giovani e tenaci imprenditori si impegnano costantemente, e non senza difficoltà, per contribuire a creare una comunità viva, accogliente e resiliente per se stessi e per quelli che verranno.

Lavoro e Resilienza: l’esperienza dei tosatori di Ricigliano.

Quella della tosatura, a Ricigliano, è una pratica antica tramandata da generazioni, le stesse che, da secoli, portano avanti la pastorizia e le tradizioni ad essa legate, come la Turniata di San Vito. Una sorta di circolo virtuoso che consente ai vari elementi che compongono il sistema sociale ed economico locale di coesistere e superare il tempo e le difficoltà.

La storia dei suoi tosatori è un esempio di come, di fronte alle avversità, la comunità ed i suoi giovani sono stati capaci di trasformare un problema in una opportunità.

Scegliendo di portare avanti un mestiere antico, espressione di una lunga tradizione familiare e di un know-how consolidato e non disperso nella memoria, questi ragazzi hanno vinto una partita importante contro la mancanza di opportunità lavorative, contro la necessità di dover andare via, contro l’abbandono e lo spopolamento delle aree interne. E non solo. Attraverso l’innovazione tecnologica ed il miglioramento delle competenze, hanno la possibilità di offrire servizi qualificati ed a costi competitivi, che consentono ad un settore importante dell’economia locale, il comparto zootecnico ovicaprino, di continuare ad esistere ed operare.

L’auspicio è che, come avvenuto per la pratica della tosatura, anche la lana, prodotto finale di questo processo possa, presto, svestirsi dei panni di rifiuto speciale, per diventare essa stessa opportunità di sviluppo e di crescita, innescando nuovi meccanismi di resilienza per l’intera comunità.

Avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse a partecipare alle attività e agli eventi del Progetto “Probuon. Promozione olio biologico del territorio del Buon Vivere” – PSR Campania 2014/2020 – GAL I Sentieri del Buon Vivere – T.I 3.2.1.

L’Aprol Campania, in qualità di capofila del progetto “Probuon. Promozione olio biologico del territorio del Buon Vivere”, organizza, nell’ambito delle attività progettuali, una serie di eventi promozionali da tenersi a Napoli, a partire dal mese di marzo del 2021.

Rende noto, a tal fine, la pubblicazione di un Avviso per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse a partecipare alle attività ed agli eventi promozionali previsti dal progetto, rivolto alle imprese agricole che operano nel territorio del GAL I Sentieri del Buon Vivere.

Si precisa che la partecipazione all’evento non prevede il versamento di quote d’iscrizione e/o partecipazione ed ai partecipanti sarà messo a disposizione uno spazio espositivo.

Gli operatori interessati dovranno presentare, entro e non oltre il giorno 21 febbraio 2021, la propria manifestazione d’interesse, mediante l’invio a mezzo mail del modello All. 1 Istanza di partecipazione alla manifestazione d’interesse all’indirizzo: probuon.aprolcampania@gmail.com.

 

Avviso per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse

All. 1 Istanza di partecipazione alla manifestazione d’interesse

La castagna di Montella IGP. Proprietà, benefici ed impieghi alternativi.

Il percorso volto alla riscoperta delle eccellenze locali trova in Irpinia, e più precisamente nell’areale del Terminio-Cervialto, un prodotto che ha segnato lo sviluppo socio-economico locale, nel pieno rispetto delle tradizioni e della vocazione rurale di questi luoghi: la castagna di Montella IGP.

Con l’aiuto di esperti e professionisti del settore approfondiremo le proprietà nutrizionali ed organolettiche, i benefici di questo antico frutto, ed i suoi molteplici usi ed impieghi gastronomici, con un particolare focus sulle potenzialità derivanti dal riutilizzo degli scarti di lavorazione del prodotto per finalità cosmetiche.

Un frutto, e prima ancora una pianta, anche conosciuta come “albero del pane”, in grado di innescare, quindi, processi di resilienza per l’intera filiera produttiva e di trasformazione di cui fa parte.

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