IL GAL nomina gli Ambasciatori del Buon Vivere

Orientare le mense scolastiche verso l’adozione di processi alimentari sostenibili e a KM0, per consentire alle nuove generazioni di restare in contatto con i sapori locali e godere della loro qualità, mantenendo viva l’applicazione dello stile di vita e della dieta mediterranea. Attorno a questo grande obiettivo è nato il progetto CREA-MED – Dieta Mediterranea e Resilienza Rurale in un’economia globalizzata, che – ieri a Palazzo Borriello, a Colliano (SA) – ha dato vita alla gara gastronomica per nominare i nuovi Ambasciatori del Buon Vivere.

A gareggiare per il titolo Gerardo Bastardi di Palomonte, Andrea Grippo di Caggiano e Bianca Mucciolo di Aquara. Tre territori, tre identità e tre percorsi a confronto nel nome della sana alimentazione e della Dieta Mediterranea, così come vuole il progetto a cui l’iniziativa si lega.

A precedere la gara una tavola rotonda a cui hanno preso parte il sindaco di Colliano Gerardo Strollo, il presidente della Comunità Montana Alto Medio Sele Tanagro Giovanni Caggiano, il coordinatore del GAL Elisabetta Citro, il prof. Giovanni Quaranta e la dirigente della Regione Campania Rosanna Lavorgna.

“Direttore d’orchestra” e abile conduttore dell’evento Matteo Nunzio Cobuccio, biologo nutrizionista, consulente del progetto CREA-MED.

Tradizioni, sostenibilità, valorizzazione delle produzioni locali, estro e innovazione: questi i temi su cui la giuria di esperti, composta da Antonella Petitti, giornalista enogastronomica, Gianfranca Orco, biologa nutrizionista, Luigi Vitiello, presidente dell’Unione Regionali Cuochi Campani e Gerardo Strollo, dirigente ASL, è stata chiamata ad esprimersi.

Giurati d’eccezione i bambini della scuola primaria di Colliano, Mario, Marzia, Simona, Matteo e Donato, i veri protagonisti dell’evento che, con i loro commenti ed apprezzamenti autentici e spontanei hanno contribuito a determinare il vincitore.

Si aggiudica il primo posto Gerardo Bastardi, con un menù costruito su ricordi e sapori d’infanzia, rievocati e re-interpretati in chiave moderna e personale, raccogliendo ampi consensi da parte di tutta la giuria, in una competizione che, grazie alla professionalità ed all’impegno di tutti i concorrenti, ha toccato livelli qualitativi elevati, come rappresentato dai tre menù in gara: pasta rigorosamente fatta a mano, con farine provenienti da grani antichi, secondi a base di uova o legumi e erbe/verdure selvatiche, oltre che stagionali, dolci della tradizione locale, ecc.

Gli chef in concorso sono stati tutti nominati Ambasciatori del Buon Vivere e saranno coinvolti in una serie di iniziative promosse dal GAL, in Italia e all’estero.

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